Aggiornamento ore 16.30 – Il Chievo Verona, preso atto delle dimissioni del ds Giovanni Sartori, ha già nominato il suo sostituto come si legge in un comunicato diramato poco fa dalla società clivense: “L’A.C. ChievoVerona comunica che il presidente Luca Campedelli d’accordo con il direttore Giovanni Sartori ha nominato Luca Nember direttore sportivo della società“. Nember era già alle dipendenze del club di Campedelli da un anno circa in veste di collaboratore proprio di Sartori.

Solo ieri scrivevamo di calciomercato e di quanto il Chievo Verona fosse attivo sin dalle prime battute di questa sessione estiva; ebbene, come un fulmine a ciel sereno ieri ha deciso di dimettersi il direttore sportivo del club Giovanni Sartori, artefice indiscusso della realtà clivense con cui collaborava da ormai 30 anni (nell’84 arrivò come calciatore, dal 1992 fu promosso a ds). E’ il quotidiano scaligero L’Arena ha raccogliere le parole del consumato dirigente del Chievo che in una lunga intervista ha spiegato quanto sia stanco dopo tanti tanti anni a orchestrare il mercato e non solo della squadra più incredibile del nostro calcio; la sua decisione, infatti, non è frutto di incomprensioni quanto di una reale necessità di staccare la spina:

“Nessun altro club: oggi mi sento solo stanco. Non c’è nessun problema, non ci sono incomprensioni, niente di niente. Il problema non è il Chievo, il problema sono io. Come farà il club senza di me? Il Chievo è sempre stato squadra, gruppo, condivisione quasi totale. Se c’è uno indispensabile qui, quello è il Presidente Campedelli. Poi viene il gruppo. Non solo io, ma tutti quelli che hanno lavorato con me in questi anni.

Inevitabile parlare di futuro e di come cambierà la società dopo che un perno così importante decide di farsi da parte:

“Mi ricordo quando se ne andò Malesani. Anch’io pensavo ‘non sarà più come prima’. Invece andammo in A, addirittura. E quando se ne andò Del Neri, anch’io dicevo, ‘chissà come faremo’. Invece arrivammo in Europa. Magari senza Sartori il Chievo diventerà ancora più forte. Quello che conta è scegliere gli uomini, e Campedelli lo ha sempre saputo fare. Il segreto qui non è mai stato Sartori, ma il gruppo. Guardate gli allenatori che son passati… Tanti di loro, qui da noi han fatto benissimo, han sempre trovato l’ambiente giusto per esprimersi al meglio. Ci sarà una ragione, no?”.

E allora che si parli del passato:

“C’è la felicità di aver vissuto un sogno che si è realizzato. Se m’avessero detto, un giorno, ‘scrivi il tuo sogno’, avrei disegnato proprio questo. Il volo di una squadra che dalla serie D è arrivata alla Champions League. Ho tanta gratitudine per quello che il Chievo mi ha dato, per quello che ha rappresentato e rappresenta. Sono orgoglioso di aver vissuto una storia irripetibile. Ne approfitto allora per rivolgere un grande abbraccio ai tifosi, ci sono sempre stati vicini. Penso agli amici del Chievo, al North Side, sempre con noi in tutti gli stadi d’Italia. Un grazie speciale alla Paluani e allo studio Campedelli. Li ho sempre sentiti vicini, anche al di là dell’aspetto professionale”.

Le dimissioni di Sartori hanno colpito anche il presidente Luca Campdedelli che preso atto dell’uscita di scena del suo fido braccio destro, ha voluto dedicargli due stringatissime righe:

“Le parole non sono sufficienti per spiegare quanto tu sia stato importante e fondamentale per me. Non è un addio ma un arrivederci. A presto”.

Ora il club veronese dovrà trovare un sostituto. Al momento, come ovvio, non ci sono nomi ma non è escluso che Campedelli possa fare una telefonata a Pantaleo Corvino, da troppo tempo ai box.

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ultimo aggiornamento: 07-07-2014


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